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La Storia della Opel

tratta da astrahclubsite

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    La Storia della Opel

    Alla fine del XIX Secolo la Opel era già un'industria consolidata che dava lavoro a circa 1.500 persone. Fondata nel 1862 da Adam Opel, l'azienda di Rüsselsheim godeva di una solida reputazione come costruttrice di macchine da cucire e di biciclette. Fu a questo punto che cominciò a guardare con crescente interesse al nuovo mezzo di trasporto che proprio a quell'epoca si affacciava prepotentemente alla ribalta: l'automobile.

    Dopo aver attentamente analizzato tutte le problematiche relative al suo ingresso in questo nuovo settore industriale, il 21 Gennaio 1899 i cinque figli del fondatore acquistarono per 116.687 marchi la fabbrica di "carrozze a motore" di Friedrich Lutzmann, brevetti ed attrezzature produttive compresi, nonché la consulenza tecnica del suo titolare.

    Nella primavera di quello stesso anno venne messa in modo la prima piccola Opel Patent-Motorwagen System Lutzmann. Il prototipo dovette però essere smontato e rimontato più volte di quanto fosse concepibile per i nuovi padroni. Sempre più spesso tecnici, già impiegati nella fabbrica di biciclette, dovettero venire in aiuto ai colleghi per sistemare qualche guasto. In quell'ultimo anno del XIX Secolo la Opel consegnò alla clientela solo 11 veicoli fatti a mano.

    Nondimeno nel catalogo Opel del 1900 figuravano già 6 modelli diversi proposti a prezzi che andavano da 3.000 a 7.500 marchi. Per 3.500 marchi si poteva poi avere un camioncino adatto alle consegne ed al trasporto di materiali. Anche le più massicce campagne pubblicitarie non potevano nascondere tuttavia il fatto che i progetti di Lutzmann non erano all'altezza delle migliori automobili dell'epoca.

    I fratelli Opel se ne resero conto presto e, dopo essersi separati da Lutzmann, all'inizio del 1902 cominciarono a costruire automobili su licenza della francese Darracq.

    Vendere automobili con il marchio Opel-Darracq non li poteva soddisfare però sul lungo termine.

    Nell'autunno del 1902 presentarono al Salone di Amburgo il loro primo progetto originale, la 10/12 HP, che aveva un telaio tanto basso da distanziarla decisamente anche in fatto d'estetica dai veicoli precedenti, ancora simili alle carrozze a cavalli.

    Dieci mesi più tardi la Opel sorprese i contemporanei presentando il suo primo motore a 4 cilindri che venne montato sul modello 20/22 HP. Realizzato sistemando una dietro l'altra due coppie di 2 cilindri, questo propulsore divenne famoso per le sue raffinatezze tecniche. Le valvole laterali permettevano, per esempio, di utilizzare un unico asse a camme per farle funzionare. Una pompa dell'olio mossa dal motore si occupava invece di fornire la necessaria quantità di lubrificante, a seconda della velocità.

    Nel 1906 la Opel vendette il suo millesimo autoveicolo e cominciò a vedere i suoi affari svilupparsi rapidamente. Tre anni più tardi arrivò l'automobile che rappresentò la svolta nella storia della società di Rüsselsheim: il modello 4/8 HP, la leggendaria "automobile del dottore", costava appena 3.950 marchi, la metà delle lussuose vetture della concorrenza, ed apriva la strada alla possibilità che più ampie fasce di pubblico acquistassero una loro automobile.

    Il successo di questo modello, l'introduzione, nel 1910, della modularità (che permetteva di combinare carrozzerie prefabbricate con motori e telai diversi) e l'arrivo del modello 5/12 HP "Puppchen" (bambolina) diedero un deciso contributo alla crescita della Opel che nel 1914 divenne il maggior costruttore tedesco di veicoli a motore.


    Le corse automobilistiche appartengono alla tradizione Opel che vi fece la sua prima apparizione già nel 1899 con una Opel Patent-Motorwagen System Lutzmann. Nel 1901 la Casa tedesca ottenne la sua prima vittoria aggiudicandosi la gara in salita di Königsstuhl.

    La conquista del trofeo assegnato alla migliore automobile tedesca nell'edizione 1907 del Premio dell'Imperatore fece sì che il kaiser Guglielmo II nominasse l'ancora giovane Casa automobilistica fornitore ufficiale della real casa.

    Alla partecipazione sportiva sono legate anche la costruzione, nel 1913, di un rivoluzionario 4 cilindri a 16 valvole per le corse da gran premio e, l'anno seguente, del più grande motore Opel mai realizzato: un "mostro" di 12.300 cc destinato alle competizioni sportive ed a tentativi di record che sviluppava 260 CV/191 kW, una potenza elevatissima per quell'epoca.

    All'inizio degli Anni '20 la Opel s'impose all'attenzione generale per i suoi rivoluzionari metodi produttivi. Con un investimento di un milione di marchi d'oro divenne, per esempio, il primo costruttore tedesco ad utilizzare la catena di montaggio.

    Questo sistema, introdotto nel 1924 per costruire il modello 4/12 HP, meglio noto come "Laubfrosch" (rana), permise di abbassare sensibilmente i costi di produzione. La maggiore efficienza così ottenuta consentì alla Opel di proporre i suoi prodotti a prezzi sempre più competitivi. I primi clienti pagarono la "Laubfrosh" 4.500 marchi. In seguito, grazie proprio al successo di pubblico di questo modello ed agli avanzati metodi produttivi utilizzati per la sua realizzazione, la Opel riuscì ad abbassarne il prezzo fino a soli 2.000 marchi e nel 1930 addirittura a 1.990. Per la prima volta nella storia della Casa tedesca la produzione di uno stessa automobile superò le 100.000 unità: dal 1924 al 1931 vennero costruite infatti 119.484 "Laubfrosch", sia pure con differenti carrozzerie.

    Nel 1928, con una quota di mercato del 37,5% e 42.771 autoveicoli venduti, la Opel era il maggior produttore tedesco del settore. La crisi economica in corso suggerì tuttavia ai fratelli Opel di guardarsi attorno alla ricerca di un solido socio ed alla fine del 1928 si crearono le condizioni necessarie per una collaborazione di questo genere, trasformando l'azienda in una società per azioni.

    Nel Marzo del 1929 i discendenti di Adam Opel conclusero un accordo con la General Motors Corporation, il più grande costruttore mondiale di autoveicoli, che entrò in possesso della maggioranza azionaria della Opel, pur lasciandole una larga autonomia operativa. All'inizio dell'estate del 1929 la Opel divenne la prima Casa automobilistica tedesca ad avere una propria assicurazione ed una finanziaria di marca.

    Alla fine degli Anni '20 risale anche il programma condotto con le automobili a razzi RAK nel corso dei quali con una vettura posta su binari, la RAK3, i quali Fritz von Opel portò il record mondiale di velocità a 254 km/h. Questo genere di esperimenti si concluse nel 1929 dopo aver adattato la propulsione a razzi anche su aereo.

    La Opel stava gettando le basi per affermarsi commercialmente in campo internazionale. La collaborazione con la GM le aveva spalancato le porte dei mercati mondiali. Nuove sedi vennero aperte in Giappone, in Cina ed in molti Paesi sudamericani.

    Verso la metà degli Anni '30 l'azienda era il maggior costruttore europeo di automobili e, per dedicarsi maggiormente a queste ultime, abbandonò prima la produzione delle motociclette (1929) e poi anche quella delle biciclette (1937), le cui attrezzature produttive vennero cedute alla NSU. Per contro nel 1935 venne costruito a Brandeburgo un nuovo stabilimento che sarebbe stato capace di produrre 25.000 autocarri all'anno.

    Quello stesso anno entrò in produzione la leggendaria Opel Olympia, il primo autoveicolo tedesco con la carrozzeria in acciaio di tipo portante prodotto in serie. La sua particolare carrozzeria, un brevetto della Opel, presentava una serie di importanti vantaggi: peso più contenuto, maggiore sicurezza passiva e buona aerodinamica.

    Al tempo stesso questo modo di costruire i veicoli permise di introdurre un nuovo metodo produttivo che viene utilizzato ancora oggi e deve essere considerato una delle più importanti novità nella storia della tecnica automobilistica.

    Questa soluzione consentiva infatti di produrre la carrozzeria separatamente dagli organi meccanici (motore, trasmissione ed assali) così che gli operai potevano montare più rapidamente e facilmente tutte queste componenti e portarle poi al "matrimonio" con la carrozzeria.

    Sulla scia della Olympia l'anno seguente arrivò anche la prima versione della Kadett, una 1.100 da 23 CV, di cui a tutto il 1940 i concessionari Opel vendettero 107.608 esemplari.

    Le lussuose 6 cilindri Admiral e Super 6 (sostituita nel 1938 dalla Kapitän) rappresentavano la Opel nella fascia alta del mercato. Proprio una Kapitän fu la milionesima Opel prodotta: uscì dalle catene di montaggio di Rüsselsheim nel 1940, poco prima che la produzione delle automobili fosse interrotta per ordine del regime nazista

    Nei successivi anni di guerra, oltre a numerosi autocarri Blitz, le fabbriche Opel produssero ricambi e componenti per l'industria bellica tedesca (carrelli di atterraggio, cabine di pilotaggio, pezzi di motore e serbatoi d'aereo blindati).

    La ricostruzione dello stabilimento di Rüsselsheim, che era andato quasi completamente distrutto durante la guerra, venne avviata subito dopo l'8 Maggio 1945. La fabbrica autocarri di Brandeburgo era andata irrimediabilmente perso sotto i bombardamenti.

    Un'altra brutta notizia colpì la popolazione attiva che viveva sulle rive del fiume Meno: tutte le attrezzature necessarie per produrre la Kadett, sebbene ancora intatte, dovevano essere smantellate e spedite in Unione Sovietica in pagamento dei danni di guerra. Per il momento la Opel si doveva quindi accontentare di produrre solo autocarri.

    All'inizio del 1946 uscì dalla fabbrica il primo veicolo Opel del dopoguerra, un autocarro Blitz da 1,5 tonnellate. La produzione delle autovetture riprese l'anno seguente con una versione rinnovata della Olympia.

    Due anni più tardi la General Motors riassorbì l'intera azienda, che da essa si era dovuta staccare a causa della guerra, e ne avviò una rapida ripresa. Questo permise tra l'altro alla Opel di completare la ricostruzione dello stabilimento di Rüsselsheim (1950) e quindi, nel 1951, di disporre, prima fra tutti i costruttori tedeschi, di un proprio circuito di prova. Qui, su piste della lunghezza complessiva di circa 7 chilometri, la Opel avrebbe potuto sviluppare i propri modelli con tutta calma ed al riparo da sguardi indiscreti.
    Nel 1949 le prime Kapitän del Dopoguerra uscirono da una linea di montaggio ancora provvisoria, ma entro il 1950 tutti i danni allo stabilimento erano stati ormai riparati e tre anni dopo la produzione tornò a superare le 100.000 unità all'anno.

    Al Salone di Francoforte del Marzo del 1953 la Opel presentò la sua prima novità dalla fine della guerra: la Olympia Rekord, una berlina caratterizzata dalla carrozzeria a tutta larghezza (senza cioè i parafanghi sporgenti tipici della maggior parte delle vetture dell'epoca). Quest'auto divenne subito un "best-seller" ed in quattro anni, fino al 1957, venne venduta in 558.452 esemplari. Qualche mese più tardi arrivò anche una versione station wagon, la prima della Casa tedesca, con cui la Opel inaugurò una tradizione di successi in questa nicchia di mercato.

    Quando nel 1962, nel centenario della fondazione della Adam Opel AG, la Casa tedesca ripropose la Kadett sul mercato lo fece davvero senza mezze misure. La Opel non si limitò infatti a progettare un'automobile completamente nuova, ma costruì addirittura un nuovo moderno stabilimento dove produrre questo modello.

    Gli impianti di Rüsselsheim lavoravano da tempo al massimo della loro potenzialità per costruire le varie Olympia, Rekord e Kapitan. Inoltre nel distretto di Francoforte (quello in cui si trova per l'appunto Rüsselsheim) cominciavano a scarseggiare gli operai specializzati. Per queste ragioni la Opel prese in considerazione l'idea di aprire una nuova fabbrica in un'altra regione della Germania dove fosse possibile trovare manodopera qualificata. Guardò così al bacino della Ruhr che in quegli anni stava vivendo un periodo di grave crisi occupazionale a causa del sempre maggior numero di miniere di carbon fossile che a quell'epoca erano costrette a chiudere i battenti.

    Lo slogan - "A new factory, a new car" (una nuova fabbrica, una nuova automobile) - che nell'Estate del 1962 accompagnò il ritorno della Kadett sul mercato era dunque particolarmente azzeccato: attraverso esso la Opel sottolineava infatti il grande sforzo compiuto per tornare con un modello competitivo nel segmento delle vetture utilitarie. E forse lasciava trasparire anche il legittimo orgoglio per quanto la Casa tedesca era riuscita a fare negli anni dell'immediato Dopoguerra.

    Solo quattro anni dopo la presentazione della Kadett, nel 1966, la Opel era di nuovo alle prese con problemi di capacità produttiva. Sebbene i due impianti di Rüsselsheim e di Bochum lavorassero al massimo delle loro potenzialità, erano sempre in ritardo con le consegne.

    Per questo motivo venne costruito un terzo stabilimento a Kaiserslautern, nella regione del Palatinato tedesco, che si sarebbe dedicato alla produzione di componenti per auto, alleggerendo così la pressione sulle altre due fabbriche. A Dudenhofen, nel Hesse, la Opel aprì invece un modernissimo centro prove che sostituì quello aperto a Rüsselsheim nel 1951 che ormai non era più in grado di soddisfare le sempre maggiori esigenze della Casa tedesca.

    La vitalità della Opel trovava riscontro nella creatività dei suoi progettisti. I visitatori del Salone di Francoforte del 1965 non poterono credere ai loro occhi vedendo che al centro dello stand Opel c'era una coupé a 2 posti assolutamente fuori dagli schemi tradizionali: la Experimental GT. «La Experimental GT» spiegarono i portavoce dell'epoca «è semplicemente un prototipo funzionante di vettura ad alte prestazioni che servirà per valutare le potenzialità del nostro nuovo centro prove di Dudenhofen. Motori e componenti meccaniche potranno essere inoltre collaudati sulla GT a velocità molto elevate così come ad andatura normale». La pressione dell'opinione pubblica su tale però che tre anni dopo il prototipo di studio era pronto per la produzione in serie. E fu un enorme successo.


    Alcune straordinarie prestazioni portarono più volte la GT alla ribalta dell'attenzione pubblica. Nel 1971 una speciale versione di questo modello, azionata da due motori a corrente continua da 140 kW - frutto della collaborazione tra Opel, Bosch, Continental e Varta - migliorò 6 record mondiali e raggiunse una velocità massima di 188 km/h girando sul circuito tedesco di Hockenheim. L'anno seguente un'altra specialissima GT, equipaggiata con il nuovissimo motore a gasolio destinato alla Rekord Diesel, stabilì 2 nuovi record mondiali e 18 primati internazionali sull'anello di alta velocità del Centro Prove di Dudenhofen.

    Alla fine degli Anni '60 la Opel si rese conto che la forbice tra la Kadett e la Rekord si stava allargando sempre più e cominciò a pensare ad un nuovo modello per il segmento medio. La vettura avrebbe dovuto essere agile, maneggevole e brillante, ma disporre al tempo stesso di spazio interno per ospitare tutta una famiglia. I tempi erano maturi per la Ascona.

    L'Ascona prima serie fece la sua apparizione nel 1970 e fino al 1975 fu venduta in 691.438 esemplari. Le vittorie nelle competizioni sportive contribuirono ad aumentarne le vendite. La più importante di queste fu la conquista del titolo europeo rally 1974 con Walter Roehrl e Christian Geistdörfer. Nel 1982 il duo si superò vincendo il Rally di Monte Carlo e laureandosi campione del mondo con la Opel Ascona 400.

    Sulla piattaforma della Ascona venne realizzata anche la coupé Manta che conquistò mezzo milione di appassionati ed ebbe anch'essa molta fortuna nelle competizioni.

    La prima crisi petrolifera ed un profondo cambiamento delle aspettative della gente fecero da sfondo alla fine degli Anni '70. In questo periodo la Opel progettò una serie di automobili completamente nuove destinate a rispondere alle attese del pubblico del decennio successivo che voleva motori più economici, ma anche più potenti.

    Nel 1977 la Opel presentò la Rekord-E che per la sua linea aerodinamica venne accolta molto positivamente da un pubblico divenuto sensibile ai "bassi consumi di carburante". Da essa derivarono tra l'altro la Senator e la coupé Monza con le quali la Opel si presentò nel segmento delle automobili alto-di-gamma.

    Ad una fascia di pubblico completamente diversa si rivolgeva invece la nuova generazione della Kadett presentata nel 1979: oltre ad essere una delle automobili più aerodinamiche dell'epoca (Cx 0,39), era la prima trazione anteriore mai realizzata dalla Casa tedesca.

    L'esperienza acquisita con la trazione anteriore permise alla Opel di affacciarsi per la prima volta anche nel segmento B una fascia di mercato già allora molto affollata e quindi commercialmente molto interessante per i grandi costruttori visto che da sola rappresentava il 22% dei circa 10 milioni di automobili che nei primi Anni '80 si vendevano nell'Europa occidentale. Nel 1982 la Opel aprì una fabbrica anche a Saragozza, in Spagna, e qui cominciò a produrre la Corsa. La sua commercializzazione una sorta di piccola rivoluzione agli occhi dell'opinione pubblica che sulle prime stentò ad associare il nome Opel a quello di una vettura così piccola. Nondimeno la Corsa fu indubbiamente un momento-chiave della crescita della Opel che fino a quel momento era stato l'unico grande costruttore europeo assente nella categoria delle vetture sotto i 4 metri.

    Alla fine del 1984 la nuova Kadett-E conquistò il titolo di "Auto dell'anno" con 326 punti contro i 261 della Renault 25, seconda classificata, ed i 191 della Lancia Thema. Nelle venti precedenti edizioni della manifestazione poche altre volte si era vista una superiorità altrettanto netta. Nessuna sorpresa dunque che la Kadett-E si rivelasse subito una "bestseller": per sei anni consecutivi, la produzione di questo modello registrò valori superiori al mezzo milione di unità all'anno.

    Nel 1986 la Rekord venne sostituita dalla Omega che, oltre ad avere una linea più moderna, fissava nuovi standard in fatto di consumi. Con un coefficiente di penetrazione di 0,28, la Omega era una delle berline più aerodinamiche del mondo. I modernissimi motori ad iniezione contribuivano anch'essi a limitare notevolmente la sua sete di benzina. La stampa specializzata europea rimase molto bene impressionata dalla Opel Omega e la elesse "Vettura dell'Anno".

    Il 24 Aprile 1989 la Opel prese una decisione che sorprese molti: da quel giorno tutti i motori Opel sarebbero stati disponibili per il pubblico anche con marmitta catalitica. La Casa tedesca era quindi la prima industria automobilistica a proporre sul mercato europeo una completa gamma di modelli catalizzati. Con questa iniziativa, frutto di una pluriennale strategia industriale, la Opel anticipava spontaneamente future normative comunitarie e dava un importante segnale all'interno dell'industria automobilistica europea sottolineando il proprio ruolo di precursore nel campo della protezione ambientale. In seguito altre Case automobilistiche hanno seguito l'esempio della Opel ed oggi offrirono automobili con marmitta catalitica.


    Il decennio si chiuse con l'introduzione di due nuovi modelli di fascia media: nel 1988 la Vectra prese il posto dell'Ascona e l'anno seguente la Casa di Rüsselsheim rinverdì con la Calibra la sua tradizione nel settore delle coupé. Dal 1990 al 1992 la Vectra prima serie fu la vettura media più venduta in Europa ed al tempo stesso anche la media di maggior successo nella storia della Opel con circa 2,5 milioni di esemplari venduti. La Calibra conquistò la "leadership" nel segmento delle sportive: i 238.647 esemplari fino al 1997 sono la dimostrazione dell'enorme popolarità di questa coupé.

    Oggigiorno la Opel è una delle principali imprese tedesche e svolge anche un ruolo guida nel complesso per l'intero gruppo General Motors.

    Il nuovo stabilimento di Eisenach, aperto nel 1992 dopo la riunificazione tedesca nei territori dell'ex-Germania Orientale, è uno standard di riferimento per tutti gli impianti del gruppo GM che lavorano su piattaforme Opel. Qui è stato adottato per la prima volta il Sistema di Produzione Opel e si acquisiscono informazioni utili per gli aggiornamenti da apportare in altri impianti. Le 8.500 persone che sono invece impiegate nel Centro Internazionale di Ricerche Tecniche di Rüsselsheim sviluppano tutti i veicoli GM ed Opel destinati a mercati diversi da quello nordamericano.

    Anche gli Anni '90 sono stati contrassegnati dall'introduzione di molti nuovi modelli. Al Salone di Ginevra del Marzo 1991 la Opel presentò in anteprima il suo primo fuoristrada con il quale divenne il primo grande costruttore tedesco capace di fronteggiare l'offensiva delle Case giapponesi in questo mercato particolare. La Frontera si impose subito sul mercato e fece della Opel il maggior produttore europeo di veicoli fuoristrada.

    Nell'Agosto 1991 si concluse la vita della Kadett. Dopo essere stata prodotta per 55 anni in quasi 12 milioni di esemplari, lasciò il campo all'Astra che riscosse subito un travolgente successo di pubblico. In due sole settimane la clientela "bruciò" un quarto della produzione di tutto un anno. La versione station wagon in particolare ha riscosso un enorme successo e per molti anni è stata l'automobile di questo tipo più venduta in Italia. A tutt'oggi l'Astra è Opel costruita nel maggior numero di esemplari (3.779.289).

    Nella Primavera 1993 arrivò la nuova Corsa, un anno dopo la seconda generazione della Omega, alla fine del 1994 la Tigra, una piccola coupé, che divenne subito la reginetta incontrastata del segmento delle sportive, e nel 1996 la monovolume Sintra, frutto di una collaborazione transoceanica con i progettisti della General Motors. La Opel ha continuato peraltro a sviluppare i modelli già esistenti: nel 1995 ha presentato una nuova generazione della Vectra (affiancata dall'anno seguente da una riuscita versione station wagon), mentre nel 1998 è stata la volta della nuova Astra e della nuova Frontera.

    Gli Anni '90 sono stati contraddistinti da una serie di nuovi successi sportivi delle automobili e dei motori Opel.

    Nel 1996 Manuel Reuter e la Opel Calibra vinsero il titolo piloti e quello costruttori nel campionato ITC (International Touring Championship). In Formula 3, dove la Opel è impegnata dal 1990 con i suoi motori a 16 valvole, la Casa tedesca ha conquistato 16 titoli nazionali, 5 dei quali in Italia e 4 in Germania. Più di una dozzina di giovani piloti è arrivata in formula uno, partendo dalla formula Opel: fra questi ricordiamo Mika Häkkinen (attuale campione del mondo in carica), David Coulthard, Rubens Barrichello e Heinz-Harald Frentzen. Nel 1998 la Vectra ha portato alla Opel la vittoria nel Campionato Tedesco Turismo.





    Nell'anno del centesimo anniversario dall'inizio della sua attività in campo automobilistico la Opel dispone di una delle più complete e moderne gamme attualmente esistenti. Parte da un modello di grande successo come la Corsa per proseguire con la Tigra, l'Astra, la Vectra e la Omega passando per tutta una serie di vetture spaziose come le versioni station wagon e la monovolume Sintra ed il fuoristrada Frontera.


    Nella Primavera del 1999 la gamma si arricchisce della Zafira, una monovolume compatta che, fra le altre cose, ridefinisce i concetti di stabilità di marcia e flessibilità nella sua categoria.

    Con la presentazione del Movano e della nuova Astra Van (insignita del premio "Van of the Year") la Casa tedesca riprende la sua brillante tradizione nel campo dei veicoli commerciali.

    La riduzione dei consumi di carburante di tutti i modelli della gamma ed il contenimento delle emissioni allo scarico sono alcuni dei principali obiettivi della Opel. Dal 1978 ad oggi la Casa tedesca è già riuscita ad abbassare del 28% il consumo medio della sua gamma portandolo a 7,03 litri ed ora sta cercando di ridurlo di un ulteriore 25% entro l'anno 2005.

    Autentiche pietre miliari su questa strada sono stati gli innovativi motori ECOTEC, gli economici e potenti turbodiesel ad iniezione diretta con 4 valvole per cilindro e l'originale 3 cilindri ECOTEC a 12 valvole montato sulla Corsa.

    Oltre a compiere continui progressi nel campo della compatibilità ambientale e della riduzione dei consumi di tutti i modelli Opel, la Casa tedesca si è impegnata a perfezionare la dotazione di sicurezza. Anche in questo settore, la Opel ha anticipati i tempi. Dal 1995 tutte le Opel sono ottenibili con airbag "full-size" frontali per entrambi i posti anteriori e con altre dotazioni di sicurezza. Sulla nuova Astra tale dotazione è completata dalla pedaliera sganciabile di sicurezza, che in caso di grave scontro frontale evita il rischio di ferite ai piedi ed alle tibie del guidatore. Dispositivo anti-bloccaggio delle ruote in frenata, airbag laterali inseriti nei sedili e pretensionatori a carica di attivazione sono ottenibili su tutti i modelli della gamma Opel e presenti di serie su Astra, Vectra ed Omega così come su molte altre versioni.
    Opel si affaccia al nuovo millennio con modelli di successo di massa, come Corsa, Astra, la piccola monovolume Meriva e con modelli di nicchia molto apprezzati, Astra Cabrio, carrozzata Bertone, la Speedster e la crossover Signum. Con il 2004 entra in scena la nuova Astra H, che si è subito posizionata ai vertici della categoria per qualità globale, styling e prestazioni, con il super motore 1.9 CDTI 150cv.


    Riepilogo dei fatti principali


    1899 - Contratto con Friedrich Lutzmann di Dessau, fornitore di automobili alla corte del granduca. A Rüsselsheim si inizia a costruire automobili: il primo modello è la Opel Patent-Motorwagen System Lutzmann.

    1901 - Contratto con il francese Alexandre Darracq per la produzione su licenza di automobili Darracq. Viene costruita la prima motocicletta Opel.

    1902 -I primi autotelai Darracq sono dotati di carrozzerie Opel e venduti con il marchio Opel-Darracq. Alla fine dell'anno viene realizzata la prima vera automobile Opel: è il modello 10/12 HP equipaggiato con un inedito motore bicilindrico.

    1903 - Viene costruito il primo motore Opel a 4 cilindri; è destinato al modello 20/22 HP.

    1906 - A Berlino viene aperta una fabbrica distaccata. Viene costruita la millesima automobile Opel.

    1907 - Opel vince il Premio dell'Imperatore come migliore automobile tedesca in gara al Premio del Kaiser nella regione del Taunus.

    1909 - Con la produzione del modello 4/8 HP, soprannominato l'"automobile del dottore", Opel compie un primo passo per fare dell'automobile un mezzo di trasporto alla portata di più ampie fasce di pubblico.

    1910 - Adozione della produzione modulare: carrozzerie prefabbricate possono essere abbinate a diversi autotelai e motori.

    1911 - Opel copre nuovi spazi di mercato. Viene costruito un primo motore aeronautico da installare sul biplano Euler ed un aratro a motore che trova largo impiego nelle imprese agricole.

    1912 - Viene prodotta la decimillesima automobile Opel. Sulla base dell'esperienza fatta in occasione del grande incendio del 1911, Opel sviluppa una pompa antincendio a motore; destinata inizialmente al solo impianto antincendio dello stabilimento, viene poi venduta con successo in molte città.

    1913 - Per le corse da gran premio vengono costruiti motori di avanzata concezione tecnica: i 4 cilindri di 4.000 cc hanno 4 valvole per cilindro ed un asse a camme in testa comandato da un'asta verticale.

    1914 - Dalla tecnologia motoristica nasce una nuova automobile destinata alle competizioni ed ai record di velocità. E' equipaggiata con un motore di 12.300 cc, il più grande motore mai prodotto a Rüsselsheim. Opel continua a crescere e diventa il maggior costruttore tedesco di autoveicoli. Viene messo in produzione il modello 5/14 HP Puppchen (bambolina).

    1916 - Il modello 18/50 HP accoglie il primo 6 cilindri Opel. Ha una cilindrata di 4.700 cc.

    1919 - Viene inaugurato l'anello sud del circuito Opel di Rüsselsheim. Questa pista ovale in cemento con curve sopraelevate è il primo circuito permanente e la prima pista di prova costruita in Germania - molto tempo prima di famosi impianti come l'Avus ed il Nürburgring.

    1924 - Opel investe un milione di Marchi d'oro per rinnovare i suoi impianti di produzione e diventa il primo costruttore tedesco che utilizza la catena di montaggio. Il primo modello così costruito è la leggendaria 4/12 HP Laubfrosch (rana). Vengono apportati anche alcuni cambiamenti nella rete dei concessionari che offrono prezzi fissi per interventi meccanici standardizzati.

    1926 - I moderni sistemi produttivi impiegati e la sostenuta domanda del pubblico permettono di abbassare il prezzo della Laubfrosch dagli iniziali 4.500 Marchi a 2.980 Marchi per poi scendere addirittura a soli 1.990 Marchi. Così facendo, Opel rende l'acquisto dell'automobile alla portata di un numero di persone ancora maggiore.

    1928 - Opel è il maggior costruttore tedesco di automobili e porta al 37,5% la sua quota di mercato. In vista della collaborazione con la General Motors, l'azienda viene trasformata in una società per azioni. Il modello Regent porta al debutto il primo 8 cilindri Opel. Viene presentata la Opel Motoclub, una moto di avanzata concezione dotata di un telaio in acciaio stampato. Parte il programma con le automobili a razzo RAK. Sul circuito privato della Opel la RAK1 raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in 8 secondi. Poco tempo dopo Fritz von Opel raggiunge una velocità massima di 238 km/h sul circuito dell'Avus, nei pressi di Berlino.

    1929 - General Motors rileva la maggioranza del pacchetto azionario Opel. La società diventa il primo costruttore tedesco con una propria assicurazione ed una propria finanziaria.

    1931 - General Motors acquisisce il restante 20% del pacchetto azionario Opel. La Casa tedesca costruisce l'autocarro Blitz e diventa il primo costruttore con una propria scuola di addestramento tecnico.

    1935 - Opel presenta la Olympia, il primo veicolo tedesco con carrozzeria portante interamente d'acciaio prodotto in serie. Vantaggi: peso contenuto, maggiore sicurezza passiva, migliore aerodinamica e possibilità di adottare un nuovo metodo produttivo (il "matrimonio" degli organi meccanici con la carrozzeria). Viene costruita la fabbrica autocarri di Brandeburgo che ha una capacità produttiva di 25.000 Blitz all'anno. Opel diventa il primo costruttore tedesco che produce oltre 100.000 autoveicoli all'anno.

    1936 - La prima generazione Kadett ha la carrozzeria a scocca portante. Con una produzione annua di 120.293 autoveicoli, Opel è il maggior costruttore europeo del settore.

    1937 - Per concentrarsi sulla produzione di automobili, Opel vende a NSU le attrezzature necessarie per costruire le biciclette (dopo 2,6 milioni di biciclette Opel prodotte).

    1939 - Opel è il più grande e moderno costruttore di automobili europeo. Per la società lavorano 25.374 persone.

    1940 - Viene costruita la milionesima automobile Opel: è una Käpitan. Ad Ottobre, per ordine del regime nazista, viene fermata la produzione di automobili. Oltre a numerosi autocarri Blitz (anche a trazione integrale), a Rüsselsheim vengono prodotti carrelli di atterraggio, cabine di pilotaggio, pezzi di motore e serbatoi d'aereo blindati.

    1944 - Metà dello stabilimento di Rüsselsheim è distrutta; quello di Brandeburgo lo è quasi del tutto.

    1945 - Tutte le attrezzature necessarie per costruire Kadett sono smantellate e spedite in Unione Sovietica in pagamento dei danni di guerra.

    1946 - Viene costruito il primo veicolo Opel del Dopoguerra: un autocarro Blitz da 1,5 tonnellate.

    1947 - Riprende la produzione delle autovetture con la Olympia.

    1950 - Viene ultimata la ricostruzione dello stabilimento di Rüsselsheim.

    1951 - Opel diventa il primo costruttore tedesco che dispone di un proprio circuito di prova (è nei pressi dello stabilimento di Rüsselsheim).

    1953 - Olympia Rekord è la prima Opel con carrozzeria a tutta larghezza (senza cioè i parafanghi sporgenti). La produzione annua supera di nuovo le 100.000 unità.

    1956 - Viene costruita la duemilionesima automobile Opel: è una Käpitan.

    1962 - Viene inaugurato lo stabilimento di Bochum dove sarà costruita la nuova Kadett.

    1966 - A Bochum si festeggia la costruzione della milionesima Kadett. Opel apre il centro prove di Dudenhofen (Hesse) e la fabbrica di componenti di Kaiserslautern.

    1968 - Viene presentata la Opel GT. Il pubblico viene subito colpito dallo slogan "Solo volare è più bello".

    1971 - Viene costruita la decimilionesima automobile Opel: è una Rekord Station Wagon.

    1972 - Opel è il maggior costruttore tedesco del settore. La sua quota di mercato arriva al 20,4%. Una Opel GT modificata ed equipaggiata con un nuovo motore Diesel stabilisce 2 record mondiali e 18 primati internazionali sulla pista del circuito privato di Dudenhofen.

    1979 - Viene presentata Kadett-D, la prima Opel a trazione anteriore.

    1981 - Con il prototipo Tech 1, Opel mette in mostra le sue avanzate cognizioni in campo aerodinamico: il coefficiente di penetrazione (Cx) di 0,235 di questo veicolo rappresenta un record mondiale.

    1982 - Opel costruisce lo stabilimento di Saragozza, in Spagna, per costruirvi Corsa. Walter Röhrl e Christian Geistdörfer su Ascona 400 vincono il Rallye di Monte Carlo ed il Campionato Mondiale Rally.

    1983 - Nello stabilimento di Rüsselsheim, viene costruita la ventimilionesima automobile Opel: è una Senator.

    1984 - Viene presentata Kadett-E. Il coefficiente di penetrazione (Cx) di 0,30 ne fa l'automobile più aerodinamica della sua classe.

    1985 - Opel è il primo costruttore che in Germania offre una completa gamma di automobili catalizzate.

    1989 - Opel è la prima Casa automobilistica europea che offre il convertitore catalitico di serie su tutti i suoi modelli.

    1990 - Opel è il primo costruttore ad attuare il riciclaggio delle componenti plastiche.

    1991 - Astra, l'erede di Kadett, è dotata di un ampia dotazione di sicurezza che comprende barre laterali anti-intrusione, rampe anti-affondamento nei sedili e pretensionatori delle cinture di sicurezza. Con Frontera, Opel debutta nel mercato dei fuoristrada e balza subito al vertice del mercato.

    1992 - Opel apre lo stabilimento di Eisenach dove viene introdotto per la prima volta il Sistema di Produzione Opel. Questo sistema viene poi adottato in varie parti del mondo quando si rinnovano impianti produttivi già esistenti o se ne aprono di nuovi.

    1994 - Viene costruita la trentamilionesima automobile Opel: è una Omega MV6.

    1995 - Opel è la prima Casa automobilistica tedesca a dotare tutte le sue vetture di doppio airbag "full-size". La nuova Vectra è la prima vettura dotata di pedaliera sganciabile e di airbag a tecnologia mista.

    1996 - Opel presenta Sintra, la sua prima monovolume. Viene realizzato il primo motore turbodiesel ad iniezione diretta con 4 valvole per cilindro. A Rüsselsheim viene prodotta Cadillac Catera, realizzata sulla base della berlina Omega. Manuel Reuter su Opel Calibra vince il campionato ITC.

    1997 - Al Salone di Ginevra viene presentato il prototipo Signum. Opel propone sistemi di navigazione mobile per i modelli Vectra ed Omega. Per la prima volta un costruttore europeo realizza un motore a 3 cilindri. Questo 12 valvole di 1.000 cc viene offerto su Corsa. Al Salone di Francoforte vengono presentate la nuova Astra e la Zafira. Viene presentata la gamma di veicoli commerciali Arena, primo frutto della collaborazione con Renault.

    1998 - Inizia la produzione di Astra-G. Vengono presentati i nuovi fuoristrada Monterey e Frontera. Viene presentata la nuova Astra a 4 porte. Dalla catena di montaggio di Rüsselsheim esce la milionesima Vectra.

    1999 - Cento anni di produzione automobilistica. 50 milionesimo autoveicolo Opel prodotto: è una Omega berlina.

    2000 - Opel annuncia la costituzione di società in joint-venture con Fiat nei settori dei motori, delle trasmissioni e degli acquisti. Opel presenta Agila, la nuova Corsa e l'Astra Coupè realizzata in collaborazione con Bertone.

    2001 – Opel presenta la nuova Astra Cabrio ed il veicolo commerciale Vivaro realizzato in collaborazione con Renault. Il veicolo sperimentale HydroGen1 a fuel cell stabilisce 15 record internazionali di velocità e durata sul circuito di prova GM a Mesa (Arizona)

    2002 – Presentazione della nuova Vectra in anteprima mondiale al Salone di Ginevra e quindi della nuova Vectra GTS. Presentazione della nuova Meriva in anteprima mondiale al Salone di Parigi. Corsa compie 20 anni. Presentazione in anteprima di Signum. Presentazione della nuova tecnologia Twinport.

    2003 – Il prototipo ECO-Speedster con motore 1.300 turbodiesel common-rail stabilisce 17 record internazionali di velocità e durata. Presentazione in anteprima della terza generazione Astra. Al Salone di Francoforte viene presentato il filtro DPF del particolato per motori Diesel. Inizio della commercializzazione di Vectra Station Wagon.

    2004 – A Primavera inizia la commercializzazione di Astra-H. Il prototipo HydroGen3 porta a termine con successo una maratona di 10.000 chilometri attraverso 14 Paesi europei dimostrando l’affidabilità e la capacità di resistenza della tecnologia fuel cell sviluppata da Opel/GM. Euro NCAP assegna il massimo punteggio (5 stelle) alla nuova Astra. Nella seconda metà dell’anno inizia la commercializzazione di Tigra TwinTop e di Astra Station Wagon. Il Salone di Parigi esposta in anteprima la nuova Astra GTC ed il parabrezza panoramico. Nella stessa circostanza Opel presenta il prototipo Astra High Performance Concept.
     
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  2. opelista71
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    Bravo,non potevi fare di meglio!!
     
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    Grazie....adesso se mi aiutate inserendo delle foto che valorizzerebbero tutto il testo..lo possiamo poi inserire sul sito no?
     
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  4. M26
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    mudu! ah mi ci vorranno due giorni per leggerlo tutto :D complimenti bella idea!e interessante soprattutto!
     
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    puoi benissimo salvarla sul pc e leggerla dopo...oppure la stampi...
     
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    se avete altre notizie utili aggiungetele ok?
     
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    questa la chiudo e apro un nuovo topic per un' altra storia..
     
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    Si continua Quì !
     
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    OGGI è il compleanno di MAMMA OPEL :opel: :clap: :bum: :number one:

    114° COMPLEANNO !!
     
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