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La Opel, o più correttamente Adam Opel GmbH, è una casa automobilistica tedesca, la cui sede è a Rüsselsheim in Assia. Attualmente fa parte del gruppo statunitense General Motors.
Fondata nel 1862 da Adam Opel per costruire macchine da cucire, diversificò la produzione anche verso il settore delle biciclette, ma si dovette attendere la morte del fondatore prima che gli eredi iniziassero, nel 1898, ad interessarsi del settore delle quattro ruote.
Venne a quel punto stretto un accordo con il francese Alexandre Darracq della società omonima (conosciuto anche in Italia per aver fondato la Società Italiana Automobili Darracq che, in seguito, diventerà l'Alfa Romeo) per costruire sotto il nome Opel-Darracq delle autovetture su licenza, utilizzando il telaio francese per installare delle carrozzerie tedesche sopra ad un motore 2 cilindri. Ai cinque figli del fondatore Opel, questa fase dell'impresa andò meglio rispetto al primo tentativo fatto con l'acquisizione della Anhaltische Motorwagenfabrik di Friedrich Lutzmann, azienda che dal 1894 produceva grandi automobili simili alle Benz di allora (la prima fase si interruppe per l'impossibilità di continuare a lavorare con lo stesso Lutzmann).
Nel 1929 la Opel entrò a far parte del gruppo General Motors di cui ancora oggi è una delle aziende più importanti fuori dal mercato nordamericano. Infatti si deve spesso all'azienda tedesca la progettazione di veicoli venduti anche sotto altri marchi come Vauxhall in Gran Bretagna, Holden in Australia e Chevrolet in America latina. Del lungo elenco di modelli fanno ad esempio parte le recenti Opel Corsa, Astra e Vectra. Al momento del passaggio nelle mani americane, Georg von Opel, ultimo rampollo dei fondatori della Casa automobilistica, aveva 17 anni e ricevette, come quota parte, l'equivalente di quasi venti milioni di lire.
Nel 1939, alla vigilia della guerra, il Presidente della GM, Alfred P. Sloan, pubblicamente motivava il fatto di fare affari nella Germania di Hitler, sottolineando la natura altamente vantaggiosa delle operazioni della GM sotto il Terzo Reich.[1]
La fabbrica Opel della GM a Rüsselsheim, nei pressi di Mainz, otteneva un crescente successo. La sua quota di mercato tedesco dell’automobile balzava dal 35% nel 1933 a più del 50% nel 1935, e la succursale GM, che aveva perso denaro all’inizio degli anni Trenta, divenne redditizia grazie al boom economico prodotto dal programma di riarmo di Hitler. Nel 1938 venivano registrati profitti per 35 milioni di marchi RM — quasi 14 milioni di dollari (USA). [2]
Al termine del conflitto, la Casa di Rüsselsheim riprese la propria attività con una versione riaggiornata della media Olympia il primo autoveicolo tedesco con la carrozzeria in acciaio di tipo portante prodotto in serie. La sua particolare carrozzeria, un brevetto della Opel, presentava una serie di importanti vantaggi: peso più contenuto, maggiore sicurezza passiva e buona aerodinamica, in listino già da qualche anno prima dello scoppio del conflitto e che riscosse un buon successo di vendite. Contemporaneamente lanciò una versione aggiornata anche della sua vettura di fascia alta, la Kapitän, la quale finì per andare ad occupare anche la fascia di lusso, dati i tempi economicamente difficili un po' in tutta Europa: nonostante tale scenario, la Kapitän non poté considerarsi un fiasco e fu prodotta in diverse serie fino al 1963, ed in oltre 400 mila esemplari, prima di lasciare il posto alle nuova generazioni di Kapitän.
All'inizio degli anni '60 vide la luce la Kadett, totalmente nuova rispetto al modello degli anni '30 e molto più moderna. Essa rappresentò la prima serie di una fortunatissima dinastia di vetture di fascia medio-bassa, che sarebbe stata prodotta per oltre trent'anni.
Sempre all'inizio degli anni '60, la Olympia Rekord, già erede delle Olympia dell'immediato dopoguerra uscite di produzione nel 1953, fu sostituita dalla Opel Rekord, capostipite di una dinastia di vetture di alta e medio-alta, prodotte fino al 1986. Inizialmente, comunque, la Rekord si propose come vettura di fascia medio-alta.
Alla fine del decennio, arrivarono le Opel GT, sportive dalla linea americaneggiante che strizzava l'occhio alle contemporanee Chevrolet Corvette. Le sue straordinarie prestazioni portarono più volte la GT alla ribalta dell'attenzione pubblica. Nel 1971 una speciale versione di questo modello, azionata da due motori a corrente continua da 140 kW, frutto della collaborazione tra Opel, Bosch, Continental e Varta, fece registrare 6 record mondiali e raggiunse una velocità massima di 188 km/h sul circuito tedesco di Hockenheim. Tale vettura sarebbe stata in seguito sostituita negli anni '70 dalla Opel Manta.
Sempre all'inizio degli anni '70, la Rekord ha visto i suoi propulsori aumentare di cilindrata e passare dagli originari 1.5 litri a ben 1.9 e 2.2 litri sulle versioni di punta. Era chiaro che la vettura ora ambiva a fasce di mercato più alte e che quindi il suo posto originale rimaneva vacante. Perciò fu introdotta la Ascona, una nuova vettura di fascia medio-alta.
Mentre le nuove generazioni di ammiraglie, la Kapitän, la Commodore, la Diplomat e la Admiral, facevano fatica a riscuotere successi, le tre vetture di base della gamma Opel, la Kadett, la Ascona e la Rekord, macinavano vendite su vendite e buone soddisfazioni commerciali dava anche la Manta.
Si provò anche a rinfrescare il settore delle ammiraglie, sostituendo i modelli già in listino con la Senator, la nuova Commodore e la coupé Monza, ma senza successo.
Si arrivò così al 1982, anno in cui fu lanciata la prima moderna utilitaria Opel: la Corsa che ottenne un enorme successo e che, attraverso successive generazioni ed evoluzioni, sarebbe arrivata anche ai giorni nostri.
Nel 1986, la Rekord venne rimpiazzata dalla Omega, mentre due anni più tardi, la Ascona viene rimpiazzata dalla Vectra che nel 1990 fu la vettura media più venduta in Europa ed al tempo stesso anche la media di maggior successo nella storia della Opel con circa 2,5 milioni di esemplari venduti.
Nel 1990, invece, viene lanciata la sostituta della Opel Manta, ossia la Calibra, che otterrà un enorme successo in dieci anni di produzione conquistando la "leadership" nel segmento delle sportive: i 238.647 esemplari fino al 1997 sono la dimostrazione dell'enorme popolarità di questa coupé.Sempre nel 1990 la opel con la consulenza della lotus partorì una versione supervitaminizzata della sua ammiraglia Omega che passo alla storia, la Opel Omega Lotus che fu la berlina quattro porte più veloce del mondo e non poteva essere altrimenti visti i 283 km orari di velocità massima e i 5,40 s impiegati per raggiungere i 100 km/h.
Il successo Opel nel settore delle coupé si rinnoverà a metà degli anni '90 con il successo della Tigra, su base Corsa e che diverrà una delle vetture preferite dai giovani. Durante la prima metà degli anni '90, la Kadett fu sostituita dalla Astra.
Gli anni '90 sono stati contrassegnati dall'introduzione di molti nuovi modelli. Al Salone di Ginevra del Marzo 1991 la Opel presentò il suo primo fuoristrada la Frontera con un buon successo di mercato. Inosservata invece fu la Sintra, primo tentativo della Opel di inserirsi nel mercato delle monovolume. Il 24 aprile 1989 la Opel decise che da quel giorno tutte le sue vetture sarebbero state disponibili per il pubblico anche con marmitta catalitica.
La Casa tedesca era quindi la prima a proporre sul mercato europeo una completa gamma di modelli catalizzati. Con questa iniziativa anticipava spontaneamente future normative comunitarie sottolineando il proprio ruolo di precursore nel campo della protezione ambientale. Alla fine degli anni 1990, la Opel Omega uscì di produzione non più rimpiazzata da alcun modello.
Nel 1990 fu lanciata la Zafira, nuovo tentativo della Opel di inserirsi nel mercato delle monovolume, ma questa volta coronato da un enorme successo poiché riuscì a ridefinire i concetti di stabilità di marcia e flessibilità nella sua categoria.
I primi anni del nuovo secolo videro l'arrivo delle piccole monovolume Agila e Meriva, nonché l'arrivo della sportiva Speedster, sostituita pochi anni dopo dalla Opel GT, che riprese il nome della mitica coupé del 1968, pur essendo un modello completamente diverso in tutto.
Oggi la Opel è una delle principali imprese tedesche e svolge anche un ruolo guida per l'intero gruppo General Motors. Dal 7 dicembre 2005 Opel non è più una società per azioni ma una società a responsabilità limitata
Successi sportivi
La Opel nel corso degli anni ha riscosso molto successo anche nelle competizioni sportive dove fece la sua prima apparizione con una Opel Patent-Motorwagen System Lutzmann nel 1899. Nel 1901 la Casa tedesca ottenne la sua prima vittoria aggiudicandosi la gara in salita di Königsstuhl. Nel 1913,la opel sviluppo un rivoluzionario 4 cilindri a 16 valvole per le corse da gran premio e nel 1914 del più grande motore Opel mai realizzato: un "mostro" di 12.300 cc destinato alle competizioni sportive ed a tentativi di record, sviluppava 260 cv, una potenza elevatissima per quell'epoca.
Con l'Ascona conquistò, nel 1974, il titolo europeo rally e nel 1982 il titolo di campione del mondo, vincendo il rally di Monte Carlo con Walter Roehrl e Christian Geistdörfer. Nel 1996 Manuel Reuter e la Opel Calibra vinsero il titolo piloti e quello costruttori nel campionato ITC (International Touring Championship). In Formula 3 è impegnata dal 1990 con i suoi motori a 16 valvole e ha conquistato 16 titoli nazionali, 5 dei quali in Italia e 4 in Germania. Più di una dozzina di giovani piloti è arrivata in Formula 1 partendo dalla formula Opel tra cui Mika Häkkinen, Rubens Barrichello, David Coulthard e Heinz-Harald Frentzen. Nel 1998 la Vectra ha vinto nel Campionato Tedesco Turismo. La Opel ha abbandonato nel 2005 la partecipazione al Campionato Tedesco Turismo a causa dei tagli al bilancio della casa madre General Motors.
Impianti produttivi
Attualmente, ferma restando la sede ancora a Rüsselsheim, i principali impianti produttivi sono situati in territorio tedesco, ma numerose fabbriche sono localizzate in vari stati europei.
Sedi di produzione Opel
Germania (Adam Opel GmbH)
Rüsselsheim: Vectra, Signum, trasmissioni
Bochum: Astra, Zafira, motori, trasmissioni
Kaiserslautern: motori
Eisenach: Corsa, Astra, Meriva
Belgio (Opel Belgium)
Anversa: Astra
Francia (GM Strasbourg)
Strasburgo: trasmissioni
Regno Unito (Vauxhall Motors)
Luton: Vectra
Ellesmere Port: Astra, motori V6
Norwich: Speedster
Austria (Opel Austria)
Vienna-Aspern: motori, trasmissioni
Polonia (Opel Poland)
Varsavia: Vectra
Gliwice: Astra, Agila
Portogallo (Opel Portugal)
Azambuja: Corsa, Combo, Meriva
Spagna (Opel España)
Saragozza: Corsa, Meriva
Turchia (Opel Turkiye)
Torbali: Vectra
Ungheria (Opel Hungary)
Szentgotthard: Vectra, motori
Corea del Sud
Antara (SUV)
Sponsorizzazioni
La Opel affida parte del suo budget pubblicitario alle sponsorizzazioni sportive; ad esempio il suo marchio è stato presente sulle maglie della squadra di calcio Milan dal 1995 al 2006.
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EvolutionTigraYEllow.
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CAVOLO DALLE makkine da cucire???!!!!!!! . -
giuseppe177.
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Ben fatto, un pò di cultura opel non guasta mai. . -
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grazie giuseppe, bhè si dalle macchine da cucire e dalle biciclette . -
GAVINEDDU.
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ciao mim io ho trovato un altro po di info sulla casa costruttrice del nostro tigrotto, lo posto? . -
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ma certamente!! Hai già controllato s eper caso sono già nell'altro topic sulla storia opel aperto quì.? . -
opelista71.
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L acultura Opelistica,e' alla base del nostro sapere!! . -
giuseppe177.
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Determinante è anche avere almeno un minimo di cultura meccanica per potere apprezzare il resto. . -
mariuzzu.
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bellissimo topic ! . -
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Grazie fatello e concordo con le risposte precedenti..
infatti giuseppe apprezza la Tigra che è una opel perchè si è reso conto che è un gioiello della tecnologia e del design cosa che in molti snobbano e sottovalutano anche sui forum specifici..ormai troppo inflazionati solodal Tuning, mentre antonio opelista71 è un cultore dlel opel dato che ha sempre avutosolo quelle come auto e in teoria non farebbe testo ma se ha qualcosa da aggiungere sappiamo che non sbaglierà... -
giuseppe177.
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Ben detto, Mimmo, mi sono reso conto di questo nel lontano 1995 quando acquistai la tigra che per l'epoca era spaziale e completa di qualsiasi accessorio. Sai la soddisfazioni che ancora oggi ho da persone siano esse competenti o meno di auto nel momento in cui possano vedere da vicino o anche avere modo di portare in giro? . -
amba.
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....bellissimo...e la storia della Tigra???
...ho scoperto da poco che è stata "pensata" da un giapponese!!..chissà perchè ma ci avrei giurato. -
Drift King 90.
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Maaaaaaaaaah la kadett della terza foto è uguale uguale a come la tenevamo noi a casa!!!!! Ke ricordi!!!! . -
opelista71.
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CITAZIONE (amba @ 6/5/2008, 17:29)....bellissimo...e la storia della Tigra???
...ho scoperto da poco che è stata "pensata" da un giapponese!!..chissà perchè ma ci avrei giurato
Il suo nome e' Hydeo Kodama, ed ha pensato la Tigra (cosi' come la Corsa) al centro studi e design di Pasadena, in California:cosi' la Tigra, e' da considerare anche Americana (come tt le Opel del resto,facendo parte della GM).CITAZIONE (Drift King 90 @ 6/5/2008, 22:35)Maaaaaaaaaah la kadett della terza foto è uguale uguale a come la tenevamo noi a casa!!!!! Ke ricordi!!!!
Di questo modello, ne abbiamo avute 2 in famiglia,una berlina(limousine,come definisce Opel) e City 2 volumi SR:una piccola bombetta:nonostante il motore di soli 993 cc (poi da me sostituito col 1078 della Kadett b,ndr) toccava i 160 effettivi (175 di tachimetro)....Che tempi..
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in merito alla tigra avete mai visitato il nostro sito www.tigrafans.it ?? andate su "PRESS" e poi su "Elenco di articoli sull' Opel Tigra Pubblicati da testate Italiane ed estere" e vedrete cosa ho inserito in emrito alla americanità della tigra accomunata alla mitica Chevrolet Corvette .